Torna la magia de las Fallas di Valencia

| 25.02.2022 | 14:13

La grande festa valenciana, dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2016, torna con il calendario abituale in tutto il suo splendore e con gli eventi di sempre, come le mascletá, la ofrenda, le e serate danzanti o i fuochi artificiali

L’ultima domenica di febbraio si accende la miccia di Fallas. È in questo giorno, durante l’atto della ‘Crida’, (chiamata), quando le Falleras Mayores della città chiamano tutti i falleros, i cittadini e i turisti a godere della grande festa di Valencia. Le Fallas sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2016. Dopo due anni che non si svolgevano a marzo, ritornano nel calendario primaverile con tutti gli eventi tradizionali, le mascletà (spettacolo pirotecnico), i fuochi artificiali, la ofrenda (omaggio floreale alla Madonna), le serate danzanti e circa 800 monumenti che riempiono le strade della città di arte, umorismo e satira. La festa è nelle strade e nei giorni clou, dal 15 al 19 marzo, raggiunge ogni angolo della città. Venite?

 

L’origine della festa valenciana più internazionale

Per scoprire le origini di questa festa dobbiamo andare indietro di un centinaio di anni. Ogni 19 marzo, in coincidenza con la celebrazione di San Giuseppe, patrono dei falegnami, i falegnami della città portavano fuori dai loro laboratori i vecchi resti dei loro lavori per bruciarli. Questo evento segnava la fine dell’inverno e dava il benvenuto alla primavera, si chiudeva con il vecchio e iniziava un tempo nuovo.

La festa si è trasformata con gli anni, senza pero perdere la sua essenza e gli elementi tradizionali. Questi falò li vediamo quando si bruciano le Fallas, i monumenti che vengono montati il 15 marzo nelle strade della città e della provincia di Valencia. Ce ne sono di molto grandi e rappresentano scene quotidiane, satira sociale e comica attuali. Ci sono, però,

anche monumenti più piccoli, realizzati per la gioia dei più piccini che invitano a sognare e a tuffarsi in una fiaba a forma di falla. Sono vere e proprie opere d’arte create dalla corporazione degli artisti falleros, accompagnate poi da musicisti, pirotecnici, costumisti e fioristi. Tutti veri artigiani che fanno parte dell'anima della festa.

 

Fallas 2022, più viva che mai

Anche le Fallas hanno subito gli effetti della pandemia. Dopo un anno senza potersi svolgere, e un altro con un programma minimo a settembre solo per bruciare i monumenti, la grande festa di Valencia risorge dalle sue ceneri, come ogni anno, per brillare di nuovo nelle strade della città e lo fa con più impeto e gioia che mai.

Quest'anno si mantengono alcune misure di sicurezza contro il Covid. Sarà obbligatorio l'uso delle mascherine in tutte le attività al chiuso e negli eventi all'aperto dove non può essere garantita la distanza di sicurezza. Scoprite qui il programma completo.

 

Polvere da sparo, musica e arte

Uno degli eventi più spettacolari delle Fallas è la “mascletà”, che torna nella Piazza del Comune per far vibrare tutti i giorni alle 14:00 con il frastuono della polvere da sparo e il suo caratteristico odore, dal 27 febbraio al 19 marzo. Gli amanti delle emozioni forti non possono perdersi i fuochi artificiali, che si sparano tutte le sere nei Giardini del Turia.

Con la “Plantà” (momento in cui las Fallas sono montate) la sera del 15 e del 16 marzo, i monumenti arrivano nelle strade. Un totale di 800 opere d’arte suddivise in 400 punti della città. Le Fallas si classificano in diverse categorie, a seconda della complessità, la grandezza e l’originalità. Sono tutte uniche, ma le più spettacolari si concentrano nel centro storico, Ciutat Vella e i quartieri di Ruzafa e Gran Via. La cosa migliore è prenotare una visita guidata o un tour fallero per conoscere i monumenti più spettacolari, mentre ti raccontano curiosità e tradizioni.

Il calendario festivo continua con la premiazione dei monumenti, che ha luogo il 16 e il 17 marzo, quando le commissioni delle Fallas ritirano i premi nel Comune accompagnate dalle bande. Musica e colore riempiono le strade di Valencia durante questi giorni.

E così arriviamo all'evento più emozionante, l'ofrenda, l’omaggio floreale che si svolge il 17 e il 18 marzo alla Madonna degli Abbandonati, la patrona di Valencia. I falleros si vestono con i loro abiti migliori, i costumi tradizionali, e camminano per le strade di Valencia portando mazzi di fiori al ritmo della musica delle bande locali. La processione termina nella Piazza de la Virgen, dove viene allestito un manto coperto di fiori per la statua della Santa Patrona.

 

La Cremà, la fine e l'inizio della festa

Il 19 marzo, con la “Cremà” (atto finale de las Fallas quando i monumenti vengono bruciati) si compie l'atto finale delle Fallas, un evento speciale in cui i monumenti soccombono alle fiamme dei falò. Avviene in modo scaglionato, iniziando alle 20:00 con le Fallas piccole e alle 23:00 con le grandi. Un poco più tardi si bruciano quelle che hanno vinto i primi premi di entrambe le categorie per terminare con quelle del Comune. Con la “cremà”, le fiamme, accompagnate da fuochi d'artificio, portano via i resti delle Fallas dell'anno in corso e iniziano quelle del 2023, un rituale magico di rinnovamento. Uno spettacolo che va visto almeno una volta nella vita.

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